28/03/2024

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bonifica dell'amianto Eternit

Quali sono i metodi di bonifica per l’amianto?

L’amianto è un minerale naturale composto da silicato di magnesio, calcio e ferro avente una struttura particolare che viene definita microcristallina.

L’amianto, però, si può mostrare sotto diverse forme pericolose sia per l’ambiente che per l’uomo come ad esempio quando si manifesta friabile, quando viene utilizzato per l’insonorizzazione oppure se viene impiegato come isolante, in particolar modo sulle pareti e sui controsoffitti.

Il minerale in questione viene considerato un agente cancerogeno e proprio per questo in Italia è stata introdotta una legge apposita che vieta la sua produzione e installazione.
Infatti se l’amianto viene inalato, si può depositare nelle vie aeree o sulle cellule polmonari e può provocare gravi malattie come ad esempio l’asbestosi e il tumore ai polmoni, che si possono presentare anche dopo parecchi anni.

Proprio a causa di questi problemi, a cui può dar vita l’amianto, è necessario intervenire attraverso delle bonifiche, cosi da eliminare il materiale pericoloso e non danneggiare la salute delle persone.

La Lombardia, in Italia, è la regione che presenta il maggior numero di edifici contenenti amianto. Sono tante le misure messe in atto per la bonifica amianto a Milano e provincia, e in generale in tutta la regione.

Cosa devo fare per smaltire l’eternit?

L’amianto, per evitare gravi danni sia all’ambiente che alla salute dei cittadini, deve essere trattato attraverso specifiche procedure. Quest’ultime, definite bonifiche, devono essere svolte da esperti del settore in quanto si tratta di procedimenti molto pericolosi e delicati.

In particolar modo sono tre le tecniche che riescono a contenere la pericolosità dell’amianto:

  • smaltimento amianto e rimozione
  • incapsulamento amianto
  • sovra copertura amianto

Smaltimento e rimozione amianto

Lo smaltimento e la rimozione dell’amianto sono degli interventi definitivi e drastici.

La rimozione si effettua soprattutto quando le lastre si trovano in uno stato di degrado che precludere l’utilizzo di ogni altro tipo di tecnica. Si tratta di un lavoro molto pericoloso che deve essere svolto in assoluta sicurezza e proprio per questo è necessario stabilire alcune norme su chi lo deve effettuare e come. La tecnica di rimozione, in quanto molto delicata, si può dividere in vari passi.

La prima cosa da fare, da parte della ditta, è mettere in sicurezza l’area dove avverranno i lavori e vietare a tutte le persone non autorizzate ad avvicinarsi. Il materiale deve essere trattato, in base allo stato in cui si trova, così da non far disperdere nell’ambiente le sue fibre.

L’amianto viene successivamente stipato in contenitori specifici per l’uso, che poi verranno trasportati verso la discarica abilitata allo smaltimento.

Prima di procedere con la rimozione deve essere presentato all’ASL di competenza, il programma del lavoro da svolgere che viene definito all’articolo 34 del decreto legge 277 del 1991.

Un aspetto importante da osservare, è che la ditta deve inviare agli organi di vigilanza il piano che verrà messo in atto, almeno 30 giorni prima dell’inizio di quest’ultimo.

Vi possono essere però delle eccezioni, ad esempio nei casi di urgenza, in cui si deve solo comunicare la data e l’ora dell’inizio dei lavori. Tra le altre tecniche la rimozione viene considerata la più onerosa dal punto di vista economico.

Incapsulamento dell’amianto

L’incapsulamento è una tecnica che viene effettuata quando le coperture sono in buono stato di conservazione. In questa procedura il materiale deve essere trattato con dei prodotti appositi che hanno l’obiettivo di rivestirlo e di evitare la sua dispersione. Il lavoro in particolare non prevede che le fibre vengano rimosse, ma vengono solamente protette e messe in sicurezza per non creare dei danni all’ambiente circostante e per non contaminare l’aria.

L’intervento in questione deve rispettare il D.M. del 20/08/1999 e permette l’incapsulamento cosi che l’eternit non si riversi nell’ambiente e nell’aria attraverso l’utilizzo di liquidi penetranti e ricoprenti.

Prima di iniziare i lavori, per garantire la massima correttezza, deve essere depositato un attestato attraverso il quale si dimostri la conformità dei lavori che verranno poi svolti. Inoltre è necessario anche prevedere un programma per la manutenzione e il controllo, cosi da assicurarsi che l’incapsulamento sia sempre efficace e si protragga nel tempo.

Sovra copertura amianto

La sovra copertura definita anche confinamento consiste nell’installare una copertura ad hoc sopra al materiale pericoloso. L’intervento in questione può essere effettuato solamente se la struttura sottostante, che sorregge l’amianto, riesca a sopportare il peso della nuova copertura. Quest’ultima presenta una forma caratterizzata da una tecnica di fissaggio che permette al materiale di durare più a lungo e di evitare rischi.

La sovra copertura però rispetto alle altre tecniche di bonifica è più costosa quindi viene utilizzata in misura minore.